STF Spa*

di  Antonella Bilotto

La fondazione il 20 maggio 1956

Salvatore Trifone, un operaio nato a Catania nel 1909, aveva avviato intorno al 1937 un’officina da carpentiere. Quasi cinquantenne, nel 1956, fondò una ditta individuale che portava il suo nome. Stava in via S. Biagio 7 a Magenta (Mi) ed era registrata alla Camera di commercio di Milano come un’attività artigiana di “fabbro e carpenteria”.

Anni ’60

Nel 1963 la ditta trasferì la sede legale e amministrativa lungo la Strada per Robecco, sempre a Magenta, e ampliò l’oggetto sociale modificandolo in “costruzione carpenteria industriale in ferro”. Definendosi sempre più l’attività nel gennaio 1966 cambiò pure la ragione sociale: diventò STF dove l’acronimo stava a indicare “Serbatoi e Tralicci in Ferro” di Trifone Salvatore – Costruzioni metalliche industriali, ma era sempre una ditta individuale. Due anni dopo la prima grande trasformazione. Divenne una società di fatto anche perché nell’azienda di famiglia vi lavoravano da tempo i figli di Salvatore: Antonino (classe 1929), Orazio (1931), Giuseppe (1933), Vittorio Emanuele (1937), Giacomo (1939). L’azienda si chiamò STF di Salvatore Trifone e figli. Il 26 novembre 1969 Salvatore Trifone morì lasciando l’attività in mano ai figli che non cambiarono la ragione sociale all’impresa. Le due figlie femmine invece, Domenica e Maria Rosa, non entrano mai nell’impresa.

Anni ‘70

Nel gennaio 1975 l’impresa si trasformò in “STF di Salvatore Trifone e figli di Antonino Trifone & C. Snc”: era già un’azienda che occupava un centinaio di dipendenti e aveva effettuato lavori notevoli in Italia e all’estero. Aveva clienti in Russia, Cina, Iraq, Pakistan, Germania, Belgio, Francia. Alla fine degli anni Settanta l’impresa era pronta a fare il salto verso la società per azioni. È il 3 agosto 1979 e la società in nome collettivo dei fratelli Trifone diviene STF – Salvatore Trifone e figli Spa. Come si vede il nome del fondatore non viene mai abbandonato (dal 1988 si utilizzerà una forma abbreviata STF Spa).

Anni ’80 – Anni 2000

I lavori fin dai vecchi tempi prevedono nel settore della carpenteria pesante un tipo di produzione aperta, ovvero disposta ad accettare gli ordini più diversi. I settori, tanto per riassumere, in cui lavora sono idromeccanico (impianti di depurazione o dissalazione, componenti per la condotta e regolazione delle acque), energetico (casse per turbine di centrali idroelettriche; condotte d’aria e gas, ciminiere, serbatoi ecc. nelle centrali termoelettriche; tubazioni per gasdotti, sostegni per generatori eolici, imballaggi metallici per centrali nucleari, ecc), nell’impiantistica (costruzioni meccaniche e di carpenteria per l’industria mineraria, petrolifera, chimica, metallurgica e così via) fino alla costruzione di strutture metalliche più specifiche in caldareria.

2018

Il vuoto di informazioni degli anni 2000 non ci permette di capire le ragioni che portano l’impresa alla cessazione. Nel maggio 2018 l’industria cessa per fallimento.

*[il profilo viene redatto consultando il fascicolo storico presso l’Archivio storico della Camera di commercio di Milano, fascicolo REA 483394; si vedano anche due pubblicazioni pubblicitarie di STF Trifone conservate presso la biblioteca del Centro per la cultura d’impresa].