Montefibre Spa*

di  Antonella Bilotto

Dalle origini al 1972

Con il nome Montefibre Spa riconosciamo una società così denominata solo nel 1972 le cui origini però vanno fatte risalire a inizio Novecento. Il 9 agosto 1918 infatti venne costituita una società denominata La Soie de Châtillon nata per produrre e commercializzare fibre in raion e simili. La crisi del 1929 influì sulla Châtillon – Società Anonima Italiana per le Fibre Tessili Artificiali – così si chiamava dal 1930 – e negli anni successivi la portò sotto l’egida dell’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) che la aiutò a posizionarsi tra le maggiori industrie di fibre sintetiche. Tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta gli stabilimenti produttivi erano collocati a Vercelli, Ivrea, Castiglion Dora, Pogliano e Rho. “Nel 1955 la proprietà finì nel portafoglio azionario dell’Edison e nel 1966, all’epoca della fusione tra Montecatini ed Edison, la Châtillon … andò a formare il settore fibre del gruppo Montedison. L’anno successivo la società incorporò l’ACSA con lo stabilimento di Porto Marghera adibito alla produzione di fibre acriliche e poliviniliche, e successivamente l’Edilizia Commerciale, che controllava la società Fabbriche Italiane Seterie e Affini Como – Fisac (poi Fisac – Fabbriche Italiane Seterie e Affini), e la società Star – Stampa Tessuti Artistici” (cit. da G. De Luca, v. sotto). L’anno cruciale, come detto sopra, fu il 1972, considerato da molti l’anno di nascita della Montefibre. Fu infatti il momento in cui nel gruppo Montedison andò a concentrarsi il settore fibre attraverso una politica di acquisizioni che partì proprio con l’incorporazione per fusione nella controllata di Edison, la Châtillon, di altre società controllate da Montecatini, ovvero la Polymer, la Rhodiatore e la Sinteco. Fu contestuale il cambio di denominazione da Châtillon a Montedison Fibre Spa affiancato dalla forma abbreviata di Montefibre Spa.

1973 – anni ‘80

Le difficoltà del settore chimico posteriori allo shock petrolifero del 1973 costrinsero la società a un periodo di amministrazione controllata – che durò dal 1979 al 1981 – volto ad una radicale ristrutturazione aziendale che consistette nello scorporo delle divisioni con il conferimento delle attività a società specifiche di cui Montefibre era la holding: una società per le fibre poliammidiche con stabilimenti a Pallanza e Ivrea, una per il poliestere prodotto ad Acerra, una per i prodotti acrilici a Porto Marghera e infine, riportando in vita il vecchio nome Châtillon, una per la viscosa a Vercelli e a Châtillon. Ritornata in Borsa nel 1986 (il titolo era stato cancellato dal listino nel 1981) divenne nuovamente operativa nel 1988 anche a seguito dell’incorporazione di due società di fibre chimiche sintetiche: la Sipa e la Distribuzione Fibre.

1990 – oggi

Fu però il 1990 a segnare un nuovo importante passaggio: Montefibre venne ceduta a Enimont entrando così nella sfera del gruppo Eni. Gli anni Novanta videro la società oggetto di acquisti tramite OPA che registrarono come vincitori nel 1996 le società del tessile Orlandi Spa e la sua controllata Sant’Andrea Novara Spa. Erano anni questi in cui Montefibre si consolidava come leader mondiale sul mercato delle fibre acriliche, prodotte prevalentemente in Italia nello stabilimento di Porto Marghera. Nel 2003 Montefibre tentò pure una differenziazione nelle attività inaugurando la centrale termica di Acerra (in provincia di Napoli) e a partire dal 2005 vennero effettuati grandi investimenti all’estero con una società di Barcellona e con una cinese (v. IlSole24Ore, 24 febbraio 2016) nonostante in Italia si cominciassero a evidenziare problemi ambientali legati ad alcuni stabilimenti produttivi (es. Acerra). Non sono chiare però le ragioni per cui a Porto Marghera la produzione cessò a fine 2008 agli albori della nuova crisi economica mondiale che sicuramente non avrebbe agevolato. Oggi sul sito web della Montefibre Spa si legge che è una società in liquidazione e concordato preventivo e l’ultimo aggiornamento della sua homepage risale al 2009.

[*il profilo viene redatto consultando le seguenti fonti: G. De Luca, La Soie de Châtillon in G. De Luca (a cura di), Le società quotate alla Borsa Valori di Milano dal 1861 al 2000. Profili storici e titoli azionari, Libri Scheiwiller 2002, pp. 321-322; Montefibre, Montefibre. La nuova realtà tessile europea, s.d.; Montefibre in IlSole24Ore, 24 febbraio 2016.]