ORGANI ISTITUZIONALI 1969-1972 - BIOGRAFIA PRESIDENTE

Carlo Mangiarotti

Intra, 6 maggio 1901 – Milano, 2004

Borio-Mangiarotti & C. sas


Periodo di presidenza Assimpredil: 1969-1972
Presenza negli organi istituzionali di Assimpredil: 1947, 1967-1969, 1976-1979 membro del consiglio direttivo; dal 1985 membro a vita del consiglio direttivo.

 

Biografia
Figlio di un ingegnere ferroviario, appena decenne Carlo Mangiarotti si trasferiva da Milano nella capitale per seguire il padre, nominato direttore della Società strade ferrate del Mediterraneo. Dopo il ginnasio e il liceo, alla fine del 1923 si laureava in ingegneria con specializzazione in elettrotecnica. Parallelamente proseguiva la sua collaborazione con il professor Ganassini, docente al Politecnico e consulente della Società elettrica bresciana. Con lui avrebbe partecipato alla direzione dei lavori per la costruzione di alcune centrali in Piemonte ed Emilia. Tale attività era proseguita per qualche anno ma – come ricordava lui stesso nel corso di un'intervista – con poche soddisfazioni. Da qui nel 1929 la decisione di entrare come socio nell'impresa milanese di costruzioni edili Borio & Frascoli. Per tutti gli anni trenta, le realizzazioni avrebbero riguardato l'edilizia residenziale sia pubblica che privata. Con lo scoppio della guerra e il crollo della domanda di abitazioni civili, l'impresa puntò sul settore industriale. Decisiva la partecipazione alla realizzazione della nuova area industriale apuana nei dintorni di Massa e Carrara, dove vennero realizzati un impianto per la Breda e la cokeria per la Cokapuania. Sempre in quel periodo, l'impresa milanese lavorò anche per l'Accademia navale di Livorno, realizzò il nuovo arsenale di Piacenza e il laboratorio caricamento proiettili di Noceto nel Parmense.
L'impegno nel settore industriale avrebbe costituito una vera e propria rampa di lancio per l'impresa milanese. Nel dopoguerra e soprattutto negli anni del miracolo economico, infatti, le commesse industriali rappresentarono il vero core business aziendale. Per la Montecatini vennero realizzati impianti a Porto Marghera e in Sicilia (Porto Empedocle e Catania), senza dimenticare i lavori eseguiti con conto di grandi imprese del calibro di Falck e Pirelli. L'ormai Borio-Mangiarotti & C. sas (dal 1954), tuttavia, non avrebbe dimenticato l'edilizia abitativa continuando – com'era sempre stato – a collaborare con alcuni dei maggiori architetti italiani del Novecento da Giovanni Muzio e Gigiotti Zanini a Giuseppe De Finetti. Il ritorno all'edilizia residenziale avrebbe compreso, anche questa volta, il privato come il pubblico, per il quale l'impresa partecipò ad alcuni progetti Ina-casa e Iacp a Roma e nel capoluogo lombardo. Nei primi anni sessanta, da segnalare la realizzazione – nell'ambito del progetto voluto dall'allora cardinale Giovanni Battista Montini per la realizzazione di 12 nuove chiese a Milano – la costruzione dell'edificio religioso dei Quattro Evangelisti e di San Giovanni Battista. Accanto all'attività nel settore edilizio, l'ingegner Mangiarotti estende i propri interessi anche in altri comparti e specialmente in quello dei laterizi e dei materiali refrattari: proprietario di tre imprese per la produzione di laterizi (la Laterizi Bollate, la Laterizi San Gaudenzio a Casteggio e la Laterizi Valpadana a Bressana) e della Società refrattari Massa – collegata con la Società Italrefrattari di Savona – per la produzione di materiali silico-alluminoso destinati in particolare all'industria siderurgica e cementiera. Dagli anni settanta, il disegno aziendale si concretizzò quasi esclusivamente in interventi di edilizia residenziale. Con la costruzione del quartiere “Le azalee” a Gallarate fu la prima impresa in Italia a mettere in pratica l'edilizia convenzionata. Seguirono, fra gli altri, i lavori per conto dello Iacp a Locate Triulzi e la costruzione del quartiere di San Felicino, alle porte di Milano. Dalla fine degli anni novanta, l'attività della Borio-Mangiarotti & C. sas ha riguardato in prevalenza l'edilizia mista terziario-residenziale come testimoniano, ad esempio, le realizzazioni in viale Jenner a Milano e via Re Umberto a Lainate. Intanto, dal 1° dicembre 2000, Carlo Mangiarotti lasciò la carica di amministratore unico.
La sua secolare esperienza imprenditoriale, peraltro, non si è di certo esaurita con la gestione delle sue imprese, ma si è completata con un vasto impegno in campo associativo e nel sociale. Attivo in Assimpredil (di cui fu anche presidente dal 1969 al 1972) fin dalla sua costituzione, presiedette anche il Centro regionale lombardo dei costruttori edili e fu vicepresidente dell'Ance e, a metà degli anni settanta, della Federazione regionale associazioni industriali della Lombardia. Tra gli altri incarichi, la presidenza dell'Assicuratrice edile-compagnia di assicurazione e di riassicurazione spa, impresa con specifica competenza nel settore dell'edilizia e quella dell'Istituto sperimentale per l'edilizia spa con laboratorio a Guidonia, nei pressi della capitale.
Nel sociale l'ingegner Mangiarotti è stato tra i maggiori animatori dell'Ente fanciullezza abbandonata, cui donò un palazzo – dichiarato poi monumento nazionale – a Boffalora Ticino con oltre 100 pertiche di terreno agricolo e relative case coloniche. Tra i riconoscimenti ottenuti, il sigillo longobardo della Regione Lombardia nel marzo del 2002. Per il suo grande impegno in campo economico e sociale, a Carlo Mangiarotti – morto nel 2004 a 103 anni – sono stati conferiti dal Comune di Milano gli onori del Famedio del Cimitero monumentale.

 

Nota bibliografica
A. Martini, Vicende “edificanti” nella memoria di un imprenditore: Carlo Mangiarotti, in Accoppiamenti giudiziosi. Storie di progettisti e costruttori, a cura di A. Giorgi e R. Poletti, Milano, 1995
Borio Mangiarotti: costruzioni civili e industriali. 1920-1986. Sessantasei anni di attività, a cura di O. Selvafolta, Milano, s.d.
E. Migliorato, Un costruttore edile dalla memoria storica, in «Dedalo», n. 5, 1995

 

Riferimenti archivistici
Archivio storico Assimpredil
Archivio storico della Camera di commercio di Milano, Registro ditte, n. 461.196

 

Autore

Geoffrey Pizzorni

 

Data di aggiornamento

Gennaio 2009